mercoledì 14 aprile 2010

... e questo mi attirerà numerosi strali!

So che quanto sto per scrivere metterà in serio pericolo la mia sopravvivenza, perchè come compagna ho una donna intelligente e vari contatti con altre donne altrettanto intelligenti e brillanti, ma nel leggere i vari post o trovandomi all'interno di conversazioni femminili, mi è sorto un dubbio. All'interno degli scambi di opinioni tra il gentil sesso esce spesso come argomento la diversità di comportamento nelle varie situazioni e di come siano assolutamente più lungimiranti tolleranti e con un immenso senso "materno" quello delle donne nei confronti di noi poveri esseri inferiori. Sarà per la nostra limitatezza, ma difficilmente nei dialoghi tra maschietti esce il "come siamo meglio noi di loro!" Mah! poi sarà facile dire.... " per forza voi parlate sempre di donne, calcio, vini, macchine... è questo il vostro universo." Forse è vero, ma credo che il nocciolo stia nel fatto che francamente non ce ne frega niente di essere migliori o peggiori, siamo come siamo ne migliori ne peggiori, soltanto diversi. So che probabilmente rischio una serie di ripercussioni (anche fisiche) ma forse nei nostri "quattro o cinque" interessi riusciamo a trovare ciò che ci soddisfa senza andare a vedere se loro sono altrettanto "soddisfatte"......... Mi piace un vino? Si e godo nel berlo e nel degustarlo con gli amici, scusatemi!!!! Poi probabilmente con quegli amici mi metto a chiaccherare e fare quattro risate, sbaglio? Boh! Chi se ne frega, mi godo il momento, il mio piccolo e limitato momento, ma me lo godo.
La domanda che quindi mi pongo è :
Perchè devono sempre individuare la situazione nella quale si ritengono meglio di noi?
Ho paura a inserire la risposta a questa domanda, quindi lascio ad ognuno la propria.
Adesso so che sarò sottoposto a forti ed incredibili ripercussioni, quindi amici maschietti vi prego ...... "aiutatemi"
PS. Se per un certo periodo non mi vedete postare, vi prego..... preoccupatevi per me.

6 commenti:

  1. Caro Luca, purtroppo un elemento fondamentale ti sfugge. E cioè che "voi maschietti" siete nel reparto superiore quindi non potete parlarne come qualcosa da ottenere. E la cultura nostra (e voi, ma anche noi donne) è talmente imbevuta di ciò, che per molti versi e in molte situazioni non se ne rende conto. Secondo te è normale, per esempio, che a discutere sull'aborto siano solo uomini? E sulla sua abrogazione, soprattutto?
    Secondo me non è normale per nulla. E le donne dovrebbero scendere in piazza, come hanno fatto quando l'uguaglianza sembrava un miraggio...ora, secondo me, la situazione sociale, ma quel che più conta culturale, è arretrata di parecchio rispetto agli anni '70. Il fatto che alcuni uomini(non tutti, ti assicuro, non tutti)non abbiano sentimento di differenze particolari con la donna (in meglio o in peggio) e che globalmente sostengano l'uguaglianza con lei, non significa che sia così nella realtà. Significa solo che alcuni comportamenti sono stati ormai introiettati in un certo tipo di società o estrazione sociale. E ti dirò un'altra cosa: donne e uomini NON sono uguali. Sono diversi, profondamente diversi. Ed ognuno deve ritrovarsi nella differenza e nella dialettica della differenza. Il fatto che si giochi su questa questione della superiorità, è, secondo me, un modo forse a volte un po' forte di affermare la differenza tra i generi. Poi, vabbè, il discorso diventa lungo...

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  2. io faccio questo gioco (del trovare un campo nel quale siamo meglio di voi) solo per gioco, ho 3 fratelli minori, una marea di cugini, ho fatto il liceo in un ambiente prettamente maschile e ho 2 figli per l'appunto maschi (per precisione ho anche una figlia femmina), quindi c'è sempre stato questo stuzzicarsi su un'eventuale superiorità, ma ha ragione annachiara siamo diversi, punto.

    comunque per esempio io non sopporto che mi dicano che ho "le palle", che "guido come un uomo" ed altre affermazioni del genere che per chi le pronuncia dovrebbero suonare come un complimento, chi è che si sente superiore????

    ti consiglio un divertente libro di Giovanna Russelli intitolato: la superiorità naturale della donna

    ;-)

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  3. Penso che Annachiara abbia espresso alla perfezione anche il mio pensiero, quindi sarebbe superfluo aggiungere altro, se non che l'ammiro moltissimo.
    Ora scusa ma dal tuo post viene fuori la classica immagine della donna insoddisfata, il classico stereotipo uomo-semplice donna-complicata, quindi non si puo fare nulla. Si, sicuramente siamo complicate ai vostri occhi, ma il problema secondo me non è così superficiale , dio è uomo, i sacerdoti della religione più vasta lo sono, per non parlare della politica, della classe imprenditoriale. Noi ci dobbiamo accontentare di discorsi "populisti" e "quote rosa". Forse prima potevo lasciar correre, ma sono madre di un'altra donna, e non mi sta più bene il silenzio, io voglio per lei qualcosa di meglio.

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  4. @Annachiara - E' chiaro che stavo giocando sull'argomento dopo aver letto il tuo post sulla serata "degustativa", che mi ha fatto fare quattro risate ma che ha però poi stimolato la mia riflessione. Spesso trovo ricorrente tale discussione ed è innegabile, credimi la penso così, che la nostra società sia ancora profondamente maschilista, piena di paletti per coloro che non sono del sesso "atto" e che oggi ci siano ancora innumerevoli battaglie da compiere in un contesto sociale assolutamente più arretrato di quello degli anni settanta. A volte però mi sembra una esasperazione della cosa, sicuramente mi sbaglierò ma andare a ricercare una affermazione in situazioni anche marginali (e non mi riferisco al tuo blog o affini, questi li prendo con lo spirito con il quale vengono fatti, serio/ludico, ma anche questi comunque sono un segnale), mi spinge a pensare che sia anche una inclinazione per dimostrare anche a se stessi che la situazione non è in realtà come “è”.
    La diversità a mio avviso, non portando il sottoscritto al taschino nessun fazzoletto verde, è un valore aggiunto, non uno svantaggio (però pensandoci iniziano ad essere in diversi ad avere quell'appendice colorata!!!!), questo però se proviamo ad interagire allo stesso...... diciamo piano. Secondo me il pensiero da veicolare non dovrebbe essere il “guarda come giocano i bambini” ma provare a far pensare che “fare l'uncinetto” o alzare “un peso di 150 chili” siano soltanto due cose egualmente valide anche se diverse e più adatte ad essere fatte da un essere unano anziché dall'altro, senza classi di valore, e pensare ed affermare che se “l'essere umano” vuole cimentarsi nell'altra mansione lo possa fare senza preclusioni. Cambiare una Società nella quale ci sono discriminazioni ritengo debba partire dall'atteggiamento di ognuno, ma se il modo di pensare della parte che intende “recuperare” è quello di “poverini meno male ci siamo noi a capirvi” credo che sarà difficile raggiungere un equilibrio (fatto salvo naturalmente lo spirito ludico dell'atteggiamento, ridere fa bene e colui o colei che in grado di generare una risata è una persona meravigliosa)
    Sono andato oltre? Boh! So però che mi diverto una cifra a leggere il tuo blog.

    @Zefirina – Condivido pienamente il tuo atteggiamento e seguirò il consiglio della lettura.

    @Van – Sono d'accordo che le quote rosa e tutti i bla bla bla per imporre qualcosa che dovrebbe essere naturale sia assolutamente fumo negli occhi, e che dobbiamo sforzarci affinchè ci sia la possibilità per coloro che sono più adatti a fare “quella cosa”, di farla, senza la preclusione uomo/donna. E' proprio questo il punto che alla fine volevo evidenziare. Siamo diversi, innegabilmente più lineari noi, più elaborate voi, e come ho scritto prima ad Annachiara più adatti a fare qualcosa gli uni, più adatte a fare altro le altre, ciò al quale ritengo si debba “mirare” sia una Società nella quale non ci siano guardie di frontiera che impediscano “sconfinamenti” per chi vuole provare o si sente adatto a saltare, anzi senza che ci sia il bisogno di saltare. Siamo semplicemente diversi. Anche io vorrei qualcosa di migliore nel futuro e non solo perchè hai una figlia, lo vorrei anche per coloro che hanno un figlio.
    ;-)

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  5. (Come da richiesta, giro il primo commento che avevo fatto ieri su FB, ma vedo che ormai siete un pezzo avanti...)
    Provo a ipotizzare... ma solo così... buttata lì insomma... (mi sottraggo, se possibile, al fuoco incrociato). Forse perché ritengono che quella sorta di "mieloso senso materno" sia ciò che biologicamente avrebbe impedito loro di riservare il trattamento che storicamente, culturalmente, socialmente, sessualmente (a volte personalmente) voi gli avete riservato per molti secoli (... o riservate loro da molti secoli??). Una sorta di innato coraggio della tenerezza che probabilmente ritengono avrebbe indotto a minore conflittualità tra sessi. Questo se dobbiamo fare a generalizzare e a giocare maschi contro femmine, s'intende... Può darsi anche che se fossero state loro "il sesso forte" le cose sarebbero andate pari pari, seppur in direzione opposta... vai a sapere te!

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  6. @Sara - Grazie Sara di avere raccolto l'invito, ma hai colto perfettamente lo spirito del post, che è quello del "non commettiamo gli stessi errori". :)

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