mercoledì 19 ottobre 2016

Riflessioni senza pregiudizi sul voto del 4 Dicembre



Ho scelto di postare l'immagine delle 21 donne della Costituente, per rendere loro omaggio e per evidenziare di quanti anni i nostri "Padri e Madri" fossero avanti rispetto alla loro epoca. Grazie a queste donne ed a questi uomini, siamo riusciti a difendere, per quasi 70 anni, ciò che loro ci avevano regalato, sapendo cosa volesse dire esserne privi; la Libertà e la Democrazia.

E' grazie a loro che un signor nessuno come il sottoscritto, può manifestare liberamente il proprio pensiero, cosa non da poco, anche se il più delle volte non ce ne rendiamo conto.

Partendo da questo presupposto ed infinita gratitudine voglio quindi ragionare sul voto che saremo chiamati ad esprime il 4 Dicembre 2016. 

Leggendo i vari commenti sui Social, o sentendo le dichiarazioni dei vari leader politici, ho come la sensazione che andremo a votare per "tifo".  Allo stesso modo di due tifoserie che si contrappongono, due fedi opposte a priori. 

Non si vota in un modo o nell'altro sulla base di un "vero giudizio" basato sul merito, ma soltanto perché il mio capitano è Renzi, Grillo, Salvini o Brunetta. 

Spero di sbagliarmi, ma io non voglio decidere sulla base di chi sia stato a stilare le nuove regole, non voglio decidere di votare NO perché così mando a "casa" Renzi, ma neanche di votare SI per non rischiare di far cadere il Governo, non mi interessa, ci sono altre urne per quello. 

Adesso devo decidere se, dopo 68 anni la nostra Costituzione è ancora valida o no. Se le regole che ci vengono proposte sono adatte ai nostri tempi, oppure mettono in discussione la nostra libertà in nome di una minore spesa pubblica e di una maggiore velocità legislativa. 

E' questo che devo cercare di capire perché è la Costituzione, la Legge delle Leggi, è la Madre che regola il nostro vivere civile, è la difesa delle nostre libertà. 

Non è una gara per vedere se vince la mia squadra e perde la tua. Guardate, vi informo che affronterei la cosa allo stesso modo anche se queste proposte fossero state avanzate da Salvini e credetemi, per me, pensare che Salvini sia in grado di elaborare un testo complesso, è un grosso credito di fiducia.  

Nella sostanza, per prendere una decisione, non mi interessa una beata cippa sapere chi ha redatto il testo, mi interessa il testo.

Non voglio decidere che devo votare NO perché cambiare 47 articoli del vecchio testo è troppo, Quanti sono quelli giusti? 10? 25? 32? Perché? 

Se si decide di cambiare una struttura, bisognerà cambiare tutte quelle disposizioni che formano quella struttura, altrimenti non si cambia, si fa finta di cambiarla. Mi sembra ovvio.

Non voglio decidere di votare in un modo o nell'altro perché altrimenti favorisco un tipo di potere.

Voglio capire invece, casomai, quale sia il meccanismo che si genera, se si genera, che permette a quel potere di avere un favore. Non voglio decidere perché mi dicono le cose, le voglio capire, non sono un ripetitore.

Allora ho iniziato ad informarmi, a leggere articoli e spiegazioni di come sarebbe il nuovo potere Legislativo. Ho letto come sarà costituito il nuovo Senato, (anche se come verranno scelti i rappresentanti delle Regioni è cosa da definire a posteriori!!!!). Ho letto della riduzione dei Parlamentari e la nuova modalità di elezione del Presidente della Repubblica. 

Ho cercato di capire quali pericoli e vantaggi si verrebbero a creare con la riforma, rilevando possibili luci ed ombre. 

Nella struttura complessiva, forse data la mia limitatezza di interpretazione, non ho però rilevato volontà manifeste di manipolazione negativa. 

L'unico problema che mi genera un brividino sulla schiena  è però di non poco conto. 

Questa nuova "struttura", è incredibilmente dipendente dal sistema elettorale, ovvero, se il sistema elettorale genera una maggioranza netta e schiacciante, con questa nuova organizzazione legislativa, nella sostanza, chi va al Governo ottiene un potere difficilmente contrastabile, relegando il ruolo delle opposizioni a poco più di comparse. E questo con il cosiddetto Italicum, avviene, in quanto, con il premio di maggioranza, chi vince prende tutto.

Ma è questo il problema per chi dice No? Inoltre trattasi di problema risolvibile, si cambia la Legge elettorale, si toglie il premio di maggioranza, si equilibrano le percentuali di rappresentanza ed il gioco è fatto.

Certo, ma forse è proprio questo il problema, le leggi elettorali si cambiano al soffio di una scureggia di zanzara, ma non era forse questo che chiedevano a gran voce quasi tutte le forze politiche? Una maggiore capacità del governo di operare ed una minore spesa. Non chiedevano forse questo i leader da Grillo a Salvini (e ridai con Salvini). E allora?

Quello che quindi credo, non è cercare di capire se questa nuova struttura Parlamentare sia stata fatta con l'intenzione di agevolare questo o quel potere, oppure no, il problema è, a mio avviso, capire se ci sia la necessità di superare o meno il bicameralismo perfetto.

I nostri Padri Costituenti individuarono nelle due camere, da eleggere con metodologie diverse, un principio di garanzia di Democrazia. Hanno pensato che due soggetti diversi, ma con lo stesso potere legislativo, composti da rappresentanti popolari eletti con sistemi diversi, fossero sufficiente ostacolo all'avvento di nuovi "Duce", di nuovi "Capo Popolo", o derive autoritarie ed a mio avviso hanno visto lontano ..... per fortuna. 

C'è chi afferma che siamo gli unici, credo nel mondo, ad avere i due organi legislativi equiparati. E' vero, ma negli altri sistemi, c'è sempre comunque un organo, una struttura, che riduce il potere "dell'unico" organo legiferante. 

Nella sostanza c'è sempre un contrappeso al potere del Governo, non si chiamerà Senato, ma qualcosa di simile esiste in ogni "vera" democrazia". Mica sono scemi neanche loro

La domanda da porsi, a mio avviso è quindi questa?

In nome di una minore spesa, in nome di una maggiore velocità nell'emettere provvedimenti legislativi, possiamo permetterci di rinunciare ad un freno al potere del Governo?

Mi domando se i tempi sono maturi, se la nostra tradizione democratica sia così consolidata, da permetterci di rinunciare a questa garanzia di libertà.

E' giusto, in nome del bilancio e della efficienza, rinunciare ad un organo che possa creare una difficoltà alla forza politica, alla persona, che uscirà vincente dalle future tornate elettorali? Casomai con una rappresentanza parlamentare consistente in conseguenza di una Legge elettorale che gli ha fornito un cospicuo vantaggio numerico sugli altri?

Pongo queste domande, non perché c'è una risposta ovvia, in quanto il superamento del bicameralismo perfetto, in nome di una minore spesa ed una maggiore efficienza, è stata una richiesta cavalcata da quasi tutte le forze politiche in campo. E' per questo che mi domando il motivo per il quale gran parte di queste stesse forze adesso si schierano per il NO, non capisco la sostanza di questo NO. Mi sembra che alla fine i due schieramenti si contrappongono non tanto per i contenuti, ma solo ed esclusivamente per appartenenza e strategie politiche, per meschine e basse guerre di momentaneo vantaggio elettorale. Che tristezza.

Vorrei tanto che lo spirito di quelle 356 persone di storia e credo politico diverso, che dal 25 giugno 1946 al 31 Gennaio 1948 lavorarono insieme, mettendo in un angolo i loro piccoli interessi di bottega, dando vita alla nostra Costituzione, contagiasse anche in minima parte, le menti e le anime dei nostri attuali "leader". Credo però, purtroppo, che questa sia e resti soltanto una illusoria utopia.

Come voterò, ancora non lo so, anche se una idea, lentamente, comincio a farmela.

6 commenti:

  1. L'attuale articolo 70 della nostra Costituzione Italiana recita:
    "La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere.".

    E' un articolo semplice e chiaro di appena 9 parole. Volete sapere come cambierà?

    Eccolo qui di seguito, leggetelo tutto, parola per parola e se ci capite qualcosa fatemelo sapere....


    Art. 10. (Procedimento legislativo) 1. L'articolo 70 della Costituzione è sostituito dal seguente:

    «Art. 70. -- La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali, e soltanto per le leggi di attuazione delle disposizioni costituzionali concernenti la tutela delle minoranze linguistiche, i referendum popolari, le altre forme di consultazione di cui all'articolo 71, per le leggi che determinano l'ordinamento, la legislazione elettorale, gli organi di governo, le funzioni fondamentali dei Comuni e delle Città metropolitane e le disposizioni di principio sulle forme associative dei Comuni, per la legge che stabilisce le norme generali, le forme e i termini della partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea, per quella che determina i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l'ufficio di senatore di cui all'articolo 65, primo comma, e per le leggi di cui agli articoli 57, sesto comma, 80, secondo periodo, 114, terzo comma, 116, terzo comma, 117, quinto e nono comma, 119, sesto comma, 120, secondo comma, 122, primo comma, e 132, secondo comma.

    Le stesse leggi, ciascuna con oggetto proprio, possono essere abrogate, modificate o derogate solo in forma espressa e da leggi approvate a norma del presente comma. Le altre leggi sono approvate dalla Camera dei deputati. Ogni disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati è immediatamente trasmesso al Senato della Repubblica che, entro dieci giorni, su richiesta di un terzo dei suoi componenti, può disporre di esaminarlo. Nei trenta giorni successivi il Senato della Repubblica può deliberare proposte di modificazione del testo, sulle quali la Camera dei deputati si pronuncia in via definitiva. Qualora il Senato della Repubblica non disponga di procedere all'esame o sia inutilmente decorso il termine per deliberare, ovvero quando la Camera dei deputati si sia pronunciata in via definitiva, la legge può essere promulgata. L'esame del Senato della Repubblica per le leggi che danno attuazione all'articolo 117, quarto comma, è disposto nel termine di dieci giorni dalla data di trasmissione. Per i medesimi disegni di legge, la Camera dei deputati può non conformarsi alle modificazioni proposte dal Senato della Repubblica a maggioranza assoluta dei suoi componenti, solo pronunciandosi nella votazione finale a maggioranza assoluta dei propri componenti. I disegni di legge di cui all'articolo 81, quarto comma, approvati dalla Camera dei deputati, sono esaminati dal Senato della Repubblica, che può deliberare proposte di modificazione entro quindici giorni dalla data della trasmissione. I Presidenti delle Camere decidono, d'intesa tra loro, le eventuali questioni di competenza, sollevate secondo le norme dei rispettivi regolamenti. Il Senato della Repubblica può, secondo quanto previsto dal proprio regolamento, svolgere attività conoscitive, nonché formulare osservazioni su atti o documenti all'esame della Camera dei deputati».

    RispondiElimina
  2. La costituzione deve ESSERE compresa... e condivisa da tutti gli italiani....leggere .. capire... magari in un italiano corretto....prova a leggere anche i vari articoli di rimando art 57.. 114.. 117.. 119.. ecc... somma il tutto... , ragionaci sopra...e sicuramente ti opporrai ad una tale ignominia... (leggiti e studiati anche la legge elettorale.. e ti strapperai le vesti.... )

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ritengo che la Costituzione debba essere condivisa da tutte le forze politiche che rappresentano gli italiani, più che da tutti gli italiani. Un pensiero che assomiglia ad una forma di democrazia diretta non mi piace, solitamente le dittature nascono da quel tipo di pensiero. È molto più facile manipolare qualche milione di persone che convincere un singolo essere umano. Il problema secondo me è la qualità della classe politica e quella odierna ad essere gentile mi genera qualche perplessità . Per legge elettorale come la risposta sopra, a me questo "potete" al Governo, mica mi convince tanto. Per stracciar mi le vesti però sono un pezzo avanti . :-)

      Elimina
    2. La costituzione deve essere compresa.. da tutti gli italiani. Capita.. condivisa e applicata in tutte le leggi degli italiani.... la costituzione è legge FONDANTE è il centro il vertice delle fonti di diritto dello stato italiano...(se confusa, burocratizzata, è semplicemente un disastro... !)... (è ovvio che deve essere condivisa da tutte le forze politiche...o meglio LETTA e APPLICATA e Giurata... su mandato degli italiani... ) e giustamente si oppone alla manipolazione delle masse perché è legge fondante..
      fonte di diritto sotto la sovranità popolare e dei partiti politici (eletti dai cittadini) (cosa che dal governo Monti non accade più vedi condanna scorso 4 dicembre,dove hanno stabilito l'incostituzionalità della legge elettorale meglio nota come "Porcellum".

      Elimina
    3. Ciao, sarebbe meraviglioso che fosse capita da TUTTI GLI ITALIANI, ma cosa significa capita? Ribadisco che fortunatamente siamo una Democrazia Rappresentativa, eleggiamo persone e diamo loro la delega a decidere per noi. Lo stesso ITER di riforma Costituzionale prevedeva infatti (grandi i nostri Padri Costituzionali) che se ci fossero stati i 2/3 dei consensi in Parlamento, la riforma non sarebbe neanche dovuta passare per il Referendum confermativo. Ci hanno confuso le idee in questi ultimi anni, dare dell'Usurpatore a Renzi (o altri) perchè non è stato votato dagli italiani è una delle maggiori mistificazioni politiche che ci sono state propinate, perchè sono i nostri rappresentanti, che abbiamo votato, a suggerire al Presidente della Repubblica, il nome di colui che guiderà il Governo, che c'entra che non è stato direttamente eletto? Lo hanno scelto coloro che abbiamo eletto e delegato a rappresentarci. Vedi, quando parliamo di masse e manipolazione delle stesse, ci rendiamo conto che è molto più facile indirizzare qualche milione di persone che convincerne una sola. La democrazia diretta è molto, molto pericolosa, basta guardare la storia, è per questo che adopero il condizionale quando dico che dovrebbe essere compresa da Tutti, perchè la cosa che ritengo invece fondamentale è che apriamo il cervello quando andiamo a votare per le elezioni politiche. Comunque grazie del confronto, è bello dialogare senza usare quei termini e quell'atteggiamento aggressivo e denigratorio che sfortunatamente oggi impera.

      Elimina
  3. Ciao, scusa per il ritardo nella risposta ma ho avuto problemi di connessione. È proprio quello che dici tu la questione, la chiarezza ed ancora di più il principio più o meno chiaro espresso nel testo del nuovo articolo. Il superamento del bicameralismo perfetto, che io credo essere una autostrada, non dico per derive autoritarie, ma almeno per un metodo di governo troppo, diciamo, decisionista, senza giusto contrappeso e quindi "pericoloso". La questione e la domanda che pongo però è questa : a parte qualche piccola tribù di estrma sinistra quali alte forze politiche erano contrarie a questo principio? Perché adesso invece ci sono due schieramenti, sostanzialmente uno governativo ed uno dell'opposizione? Con quale "purezza" istituzionale viene affrontata la questione? Nella sostanza viva i migliori!

    RispondiElimina