mercoledì 6 marzo 2013

Riflessioni sull'art. 67 della Costituzione Italiana.... "senza vincoli di mandato"

L'art. 67 della Costituzione Italiana recita : Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato. Nella sostanza, come ha detto Beppe Grillo, "un Parlamentare può fare quello che cazzo vuole", proviamo a ragionare se è giusto oppure no. Premetto che io sono un cittadino qualunque, senza tessere di partito o vincoli di alcun genere verso nessuno, ma sono un cittadino che si è rotto le palle di accettare come oro colato “slogan” facilmente afferrabili, un cittadino che ha deciso che prima di urlare “HA RAGIONE QUELLO LI'”, vuole vedere se quello li, ragione ce l'ha davvero. Allora, ritengo utile e corretto che prima di affrontare il tema specifico sia necessario ricordare brevemente come è nata la nostra Costituzione. Riporto da Wikipedia : Il meccanismo elettorale dell'Assemblea Costituente era proporzionale a liste concorrenti in 32 collegi elettorali plurinominali. La legge elettorale prevedeva l'elezione di 573 deputati, ma le elezioni non si poterono svolgere nelle province di Bolzano, Trieste, Gorizia, Pola, Fiume e Zara, ancora sotto l'occupazione militare degli alleati Anglo-Americani e della Iugoslavia. I gruppi in Assemblea:Risultarono quindi eletti, in seguito alle elezioni, 556 costituenti. I due maggiori raggruppamenti furono quello dellaDemocrazia Cristiana, che ottiene 207 seggi, e il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, con 115. Il 25 giugno 1946 venne insediata l'Assemblea Costituente con Giuseppe Saragat alla presidenza. Come suo primo atto, il28 giugno elesse come Capo provvisorio dello Stato Enrico de Nicola. Su 504 votanti, De Nicola (PLI) ottenne 396 voti,Cipriano Facchinetti (PRI) 40, Ottavia Penna Buscemi (UQ) 32, Vittorio Emanuele Orlando (sin.storica) 12, Carlo Sforza(PRI) 2, Alcide De Gasperi (DC) 1, Alfredo Proja (DC) 1. Le schede bianche furono 14, le nulle 6. Le funzioni Come previsto dal Decreto Legislativo Luogotenenziale n. 98/1946, l'Assemblea aveva innanzitutto il compito di redigere la nuova costituzione. Essa, però, aveva anche altri tre compiti: votare la fiducia al governo, approvare le leggi di bilancio e ratificare i trattati internazionali. Le funzioni legislative erano formalmente assegnate al Governo, ma in virtù delle tradizioni parlamentari prefasciste questo rimise spesso i provvedimenti legislativi più importanti all'Assemblea Costituente. A chi interessa, rimando a questo link http://cronologia.leonardo.it/cost011.htm#_ftn356 per l'elenco completo di coloro che composero l'Assemblea Costituente. Nella sostanza si vede chiaramente che un insieme di forze politiche (cattolici, comunisti, liberali, repubblicani socialisti...) con radici e valori diversi, si misero intorno ad un tavolo accantonando gli interessi di parte per unirsi in un solo obbiettivo, impedire che in futuro potessero presentarsi nuovamente le condizioni attraverso le quali si era insediata in Italia ed in Europa, una delle dittature più feroci che la nostra Storia abbia conosciuto, il Nazi/Fascismo. Quelli erano uomini che avevano combattuto, erano stati imprigionati, esiliati, condannati a morte, che avevano vissuto quel periodo e che non volevano che altri uomini e donne vivessero nuovamente quanto loro avevano direttamente e concretamente vissuto. Animati da questo spirito, comportandosi da Politici con la P maiuscola, abbandonando ogni tornaconto di parte e di partito, si sedettero “intorno ad un tavolo” per scrivere quella che nel mondo è considerata una delle più belle, per elementi e tutela della Democrazia, Costituzioni moderne. Ho letto in alcuni post recenti, commenti che dicevano che la nostra Costituzione, essendo stata scritta da “politici”, proprio perchè “politici” era da buttare e da riscrivere. Che tristezza e che ignoranza, basterebbe conoscere anche soltanto un minimo la Storia e le storie di questi uomini per vergognarsi di tali affermazioni. Tornando al principio dell'art. 67, ovvero del “senza vincolo di mandato” bisogna ricordare che viene formalizzato ed inserito per la prima volta nella Costituzione Francese nel 1791 da Emmanuel Joseph Sieyès ed è uno dei capisaldi di tutte le Democrazie rappresentative moderne. La domanda che mi sono posto allora è perchè questa norma, apparentemente errata è presente nelle Carte Costituzionali delle più grandi Democrazie del Mondo? Messi da parte gli sguaiati “spot” di chi vuole affossare alcuni principi che intralciano gli obbiettivi di qualcuno, mi sono bastati cinque minuti per capirlo, perchè è talmente lampante che non è possibile non afferrarlo. Il Parlamentare rappresenta non solo i suoi elettori ma anche tutta la Nazione proprio in quanto Parlamentare, se fosse sottoposto a quello che viene chiamato il “mandato imperativo” non rappresenterebbe più le persone o la Nazione, ma esclusivamente il proprio Partito/Movimento/Organizzazione mediante il quale è stato eletto. In sintesi, se una Persona si riconosce nei valori di un Partito/Movimento/Organizzazione, mediante il quale si presenta e viene eletto, e poi quel Partito/Movimento/Organizzazione, con i suoi organi direttivi, per l'interesse di alcuni, si trovasse a cambiare strategia e valori, quella Persona eletta, se non fosse “senza vincolo di mandato”, non potrebbe votare contro le direttive del Partito/Movimento/Organizzazione, pena l'esclusione dal Parlamento con il conseguente rimpiazzo di altra persona gradita al Partito/Movimento/Organizzazione. Praticamente quella Persona non potrebbe più decidere secondo Coscienza (la C maiuscola è voluta) ma diventerebbe esclusivamente DITA ATTACCATE AD UN CORPO, utili soltanto per premere il bottone che il proprio Partito/Movimento/Organizzazione gli direbbe di premere, praticamente un automa. Semplice, il Partito/Movimento/Organizzazione prende voti e ti fa eleggere promettendo alcune cose, io mi presento come candidato in quel Partito/Movimento/Organizzazione perchè credo in quanto afferma, ma se poi la linea cambia io sono costretto a votare anche quello che non mi va ed il Partito/Movimento/Organizzazione raggiunge i propri obbiettivi anche contro la mia idea e volontà. In questo modo un capo di Partito/Movimento/Organizzazione, può pensare e fare agire i propri Parlamentari nel modo che ritiene più opportuno senza che questi possano opporsi. Secondo me i nostri Padri Costituzionalisti l'avevano vista lunga. C'è però il rovescio della medaglia, ovvero, un Parlamentare eletto può cambiare casacca come e quando vuole senza rischio di essere espulso dal Parlamento. Vero ma se ciò avviene dietro compenso economico diventa un reato punito con il carcere (vedi i recenti fatti che stanno emergendo), o se lo fa solo per tornaconto personale, per avere altri tipi di favori, il problema non sta nella norma, ma nella limpidezza e correttezza delle persone che il Partito/Movimento/Organizzazione, decide di candidare come propri rappresentati. I nostri Padri Costituzionalisti in pratica hanno detto ai futuri Partiti/Movimenti/Organizzazioni SCEGLI BENE I TUOI RAPPRESENTANTI E POI AGISCI NEI MODI CHE HAI DICHIARATO CHE INTENDI AGIRE. E' una garanzia per tutti, perchè se io Partito/Movimento/Organizzazione, propongo delle idee, scelgo validamente le persone per limpidezza, onestà e correttezza morale a rappresentarmi in Parlamento, e continuo nella linea originaria che ho indicato, non correrò il rischio di “trasmigrazioni”. Nello stesso modo il Partito/Movimento/Organizzazione che propugna in campagna elettorale alcune idee e valori per “propaganda” e poi decide di cambiare strada, i Parlamentari o meglio ancora LE PERSONE che sono state elette con quel Partito/Movimento/Organizzazione, hanno la possibilità di non seguire quelle direttive che sarebbero ordini, imposizioni. Ripeto quanto scritto all'inizio dell'articolo, io non sono nessuno, sono solo un cittadino qualunque, senza tessere di partito o vincoli di alcun genere verso nessuno, ma sono un cittadino che si è rotto le palle di accettare come oro colato “slogan” facilmente afferrabili, sono un cittadino che ha deciso che prima di urlare “HA RAGIONE QUELLO LI!!!!!”, vuole vedere se ragione, quello li, ce l'ha davvero. Ancora una volta mi sono reso conto che, chi attacca la Costituzione e urla che è ingiusta, retrograda, antiquata, che va cambiata.......... forse, forse.......... ha qualche ragione, che non è di Stato, per farlo.

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